- serenellaSono sul forum da un po'...
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una vacanza studio
23/4/2010, 10:50
cerco qualcosa di entusiasmante, che mi permetta di lavorare con gli animali, professionalizzante se volete e accessibile agli studenti del primo anno... una settimana estiva.
Consigli?
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- pointofviewModeratore
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 15:15
il paese delle meraviglie
- brutaljohnVeterinaryImportantPerson
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 15:35
fatti il giro dei vari ambulatori veterinari e chiedi di fare pratica/volontariato..
non sarà una vacanza ma di sicuro lavori con gli animali...
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- marc3lloVeterinaryImportantPerson
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 15:45
bella l'idea di brutal, risparmi anche
- pointofviewModeratore
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 16:18
comuqnue io ne feci una un paio di anni fa con legambiente ed una con l'oasi wwf per la protezione delle uova delle Caretta Caretta, ci dovrebbe essere ancora qualcosa se non sbaglio, ma non è niente di che.
- AtraxVeterinaryImportantPerson
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 16:23
pointofview ha scritto:il paese delle meraviglie
non è così impossibile. basta sapere dove cercare
- pointofviewModeratore
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Re: una vacanza studio
23/4/2010, 17:29
mbah io ho cercato e fatto qualcosa e di entusiasmante a livello scientifico non ho mai beccato nulla
Re: una vacanza studio
24/4/2010, 12:06
se vuoi puoi visitare sito della carapax qui riportato
che fanno dei stage di tre settimane minimo, però dei pagare un 220 euro per partecipare se vuoi visita il sito cosi potrai leggere meglio vedi le foto e se ti piace e hai i soldi vai.
poi come dice poinofview puoi visitare il sito della wwf sicuro ci sono cose da fare o senno chiedi a un veterinario se ti fa stare in ambulatorio con lui ma ti dico questo io lo eviterei tanto non sei sua amica\ co non ti chiama!!!
che fanno dei stage di tre settimane minimo, però dei pagare un 220 euro per partecipare se vuoi visita il sito cosi potrai leggere meglio vedi le foto e se ti piace e hai i soldi vai.
poi come dice poinofview puoi visitare il sito della wwf sicuro ci sono cose da fare o senno chiedi a un veterinario se ti fa stare in ambulatorio con lui ma ti dico questo io lo eviterei tanto non sei sua amica\ co non ti chiama!!!
- AtraxVeterinaryImportantPerson
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Re: una vacanza studio
24/4/2010, 12:33
c'è un casino IMMONDO dietro la storia del carapax. aspetterei un pò prima di chiedere a loro
Re: una vacanza studio
24/4/2010, 14:30
cioè??
perchè non ti spieghi meglio, quante volte ve lo dobbiamo dire non è una chat room ma un forum le vostre risposte devono essere complete
perchè non ti spieghi meglio, quante volte ve lo dobbiamo dire non è una chat room ma un forum le vostre risposte devono essere complete
- AtraxVeterinaryImportantPerson
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Re: una vacanza studio
24/4/2010, 19:30
pardon . in pratica:
IL TIRRENO
Rassegna
stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
Web Portale della
Provincia di Grosseto .::Homepage::. e-mail urp@provincia.grosseto.it
2010-04-11
ALTRO
«Sfratto esecutivo per il Carapax»
Depositata la sentenza civile: la struttura deve tornare alla Regione
#
Gli animali saranno presi in consegna dall’università di Pisa
GROSSETO. Il giudice ha deciso: il Carapax se ne deve andare. Termina
così, in tribunale a Grosseto, il processo civile promosso poco più di
un anno fa dalla Comunità montana delle Colline metallifere contro Rana
international Belgium, società che a Massa Marittima ha gestito il
«progetto scientifico Carapax di salvaguardia delle tartarughe».
Una data decisiva, quella di venerdì, visto che il giudice Giulia Conte,
con sentenza depositata venerdì, ha giudicato definitivamente fondata
la richiesta di rilascio del fondo avanzata dalla Comunità Montana,
respingendo le eccezioni sollevate da Rana e stabilendo che quest’ultima
(rappresentata dai coniugi Donato Ballasina e Veerle Vandepitte) «debba
abbandonare gli immobili Venelle e Bonsecchino».
Sue anche le spese del giudizio: 14mila euro tra perizie, onorari e il
compenso del custode giudiziario del Corpo forestale dello Stato,
servizio Cites di Roma. La Comunità montana era assistita dall’avvocato
Luciano Giorgi; Rana internation Belgium dall’avvocato Roberto
Fivizzani.
Una conclusione celere, sul piano della giustizia, visto che il processo
era iniziato nel gennaio 2009. Ben più lungo, invece, il periodo di
dissapori che per anni sono rimasti contenuti in maniera “bonaria”.
Solo nel 2009 l’Ente montano ha deciso di passare alle vie legali
portando di fronte al giudice civile i soggetti che da nove anni
occupavano «abusivamente» gli immobili nel territorio di Massa
Marittima: Rana internation (sede in Belgio) e Atena onlus,
rappresentate da Donato Ballasina e Vandepitte Veerle.
I precedenti della controversia risalgono al 1989. Con una convenzione
l’ente montano metteva a disposizione della società belga terreni ed
edifici rurali appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione,
mentre Rana si impegnava a usare quegli immobili fino al 2024, per
svolgere la propria attività e la ricerca scientifica e didattica, con
una serie di obblighi relativi all’uso di quei beni.
Nel’96 però la Comunità montana, dopo aver contestato inadempienze da
Fondazione Rana negli obblighi assunti, promosse un arbitrato per
accertare l’inadempimento di Rana International Belgium alle
obbligazioni assunte da quel contratto. Con lodo arbitrale dichiarato
esecutivo dal’99, fu stabilito che Rana dovesse abbandonare gli
immobili. Ma così non è stato. Il progetto Carapax e i suoi titolari,
infatti, hanno continuato per undici anni a occupare gli immobili,
nonostante la decisione arbitrale dicesse tutt’altro.
Venerdì il giudice Conte - esaminati la convenzione e la sua risoluzione
arbitrale - ha quindi pronunciato la sentenza, ovvero «l’occupazione
senza titolo degli immobili». La comunità montana si è già attivata per
assicurare un’adeguata tutela ambientale agli animali, attraverso la
convenzione stipulata con l’Università di Pisa. In questi anni, su un
binario parallelo a quello civile, si è tenuto anche il procedimento
penale in tribunale a Grosseto, che ha condannato i coniugi Ballasina
per una serie di violazioni sulla tutela degli animali. Adesso la
sentenza che obbliga la società dei coniugi Balassina ad abbandonare la
struttura che in questo modo dovrebbe tornare nelle mani della Regione
che poi dovrebbe darlo alla Comunità montana.
fondamentalmente, la struttura resta ma cambierà il nome e lo staff non sarà più lo stesso (pare si trasferiranno altrove, ma non ho capito esattamente dove). non so se con il cambio di gestione sarà ancora possibile proporsi come volontari. bisognerebbe chiedere, ma magari la nuova gestione è ancora troppo impegnata nella riorganizzazione del centro, per prendere in considerazione queste richieste. idem per la vecchia (vai a vedere dove andranno a sbattere mò)
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«Sfratto esecutivo per il Carapax»
Depositata la sentenza civile: la struttura deve tornare alla Regione
#
Gli animali saranno presi in consegna dall’università di Pisa
GROSSETO. Il giudice ha deciso: il Carapax se ne deve andare. Termina
così, in tribunale a Grosseto, il processo civile promosso poco più di
un anno fa dalla Comunità montana delle Colline metallifere contro Rana
international Belgium, società che a Massa Marittima ha gestito il
«progetto scientifico Carapax di salvaguardia delle tartarughe».
Una data decisiva, quella di venerdì, visto che il giudice Giulia Conte,
con sentenza depositata venerdì, ha giudicato definitivamente fondata
la richiesta di rilascio del fondo avanzata dalla Comunità Montana,
respingendo le eccezioni sollevate da Rana e stabilendo che quest’ultima
(rappresentata dai coniugi Donato Ballasina e Veerle Vandepitte) «debba
abbandonare gli immobili Venelle e Bonsecchino».
Sue anche le spese del giudizio: 14mila euro tra perizie, onorari e il
compenso del custode giudiziario del Corpo forestale dello Stato,
servizio Cites di Roma. La Comunità montana era assistita dall’avvocato
Luciano Giorgi; Rana internation Belgium dall’avvocato Roberto
Fivizzani.
Una conclusione celere, sul piano della giustizia, visto che il processo
era iniziato nel gennaio 2009. Ben più lungo, invece, il periodo di
dissapori che per anni sono rimasti contenuti in maniera “bonaria”.
Solo nel 2009 l’Ente montano ha deciso di passare alle vie legali
portando di fronte al giudice civile i soggetti che da nove anni
occupavano «abusivamente» gli immobili nel territorio di Massa
Marittima: Rana internation (sede in Belgio) e Atena onlus,
rappresentate da Donato Ballasina e Vandepitte Veerle.
I precedenti della controversia risalgono al 1989. Con una convenzione
l’ente montano metteva a disposizione della società belga terreni ed
edifici rurali appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione,
mentre Rana si impegnava a usare quegli immobili fino al 2024, per
svolgere la propria attività e la ricerca scientifica e didattica, con
una serie di obblighi relativi all’uso di quei beni.
Nel’96 però la Comunità montana, dopo aver contestato inadempienze da
Fondazione Rana negli obblighi assunti, promosse un arbitrato per
accertare l’inadempimento di Rana International Belgium alle
obbligazioni assunte da quel contratto. Con lodo arbitrale dichiarato
esecutivo dal’99, fu stabilito che Rana dovesse abbandonare gli
immobili. Ma così non è stato. Il progetto Carapax e i suoi titolari,
infatti, hanno continuato per undici anni a occupare gli immobili,
nonostante la decisione arbitrale dicesse tutt’altro.
Venerdì il giudice Conte - esaminati la convenzione e la sua risoluzione
arbitrale - ha quindi pronunciato la sentenza, ovvero «l’occupazione
senza titolo degli immobili». La comunità montana si è già attivata per
assicurare un’adeguata tutela ambientale agli animali, attraverso la
convenzione stipulata con l’Università di Pisa. In questi anni, su un
binario parallelo a quello civile, si è tenuto anche il procedimento
penale in tribunale a Grosseto, che ha condannato i coniugi Ballasina
per una serie di violazioni sulla tutela degli animali. Adesso la
sentenza che obbliga la società dei coniugi Balassina ad abbandonare la
struttura che in questo modo dovrebbe tornare nelle mani della Regione
che poi dovrebbe darlo alla Comunità montana.
fondamentalmente, la struttura resta ma cambierà il nome e lo staff non sarà più lo stesso (pare si trasferiranno altrove, ma non ho capito esattamente dove). non so se con il cambio di gestione sarà ancora possibile proporsi come volontari. bisognerebbe chiedere, ma magari la nuova gestione è ancora troppo impegnata nella riorganizzazione del centro, per prendere in considerazione queste richieste. idem per la vecchia (vai a vedere dove andranno a sbattere mò)
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