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30/12/2010, 10:26
In questa penultima giornata dell'anno dove la svogliatezza, il futile e la voglia di superficialità governano la mia mente, una notizia mi è saltata agli occhi:diossina, la mattanza degli animali.
Quello che in realtà mi lascia stupefatto non è tanto la notizia , quanto il fatto che tranquillamente sarei passato oltre , pensando nella banalità di questi giorni, di conoscerne il contenuto.Non avevo fatto i conti però con quelli che sono gli occhi degli animali, gli occhi degli allevatori e di tutta quella gente che dietro l'allevamento poneva le radici della propria famiglia.
Senza dilungarmi in prosaici moralismi di fine anno, mi chiedo quanto ne sappiamo noi degli occhi!?Potrei riconoscere diversi libri analizzandone le font, conosco nomi di autori di svariati libri,la luce artificiale della biblioteca,l'alternarsi dei colori dalla matita all'evidenziatore sui miei dermatoglifi, ma quanto degli occhi!?
Quanto ne sappiamo su quella che è la professione veterinaria?!Siamo sempre più intenti a passare il prossimo esame ed a lanciarci a volo libero in un presunto mercato del lavoro, ma quanto può essere mercificato l'alternarsi dei colori negli occhi degli animali e delle persone con le quali ci approcceremo?!
Essendo uno studente del terzo anno potrei pensare che ho ancora molto tempo, ma probabilmente tra 3 anni (si spera XD) le mie impronte digitali rilasceranno segni su carte ,prescrizioni mediche che indubbiamente andranno ,in un qualche modo,ad interferire con gli occhi degli animali e/o dei loro proprietari.
Alla fine dei fatti mi chiedo quanto la nostra impronta digitale possa cambiare conformazione, quanto possano cambiare le cose per mano nostra se siamo i primi ad offuscarne i primi segni d'iniziativa, quanto la nostra coscienza sarà disposta ad accettare nel mondo del lavoro,sotto le mentite spoglie della parola democrazia ,che la forza del potente ci costringa ad agire privi di personalità, che si accetti di uccidere 650 animali perché intossicati dalla diossina e non attuare nessun atto legislativo verso chi la diossina la immette in circolo!
Quanto tempo ci rimane perché il nostro flusso di coscienza da medici veterinari, cittadini e prodotti di un presunto percorso evolutivo, sia intralciato da riflessioni produttive comuni?!
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30/12/2010, 11:46
Bella riflessione ma come tale, con solide basi moralistiche. Perchè credi che un veterinario debba attuare un atto legislativo,come tu dici, nei confronti di chi la diossina la mette in circolo? Conscia del fatto che la tua riflessione è sicuramente più profonda e meno tangibile rispetto a una volgare concezione materialistica del mondo, credo che sia necessario smetterla con inutili soliloqui. Io sono un veterinario e faccio il mio mestiere, che non è necessariamente quello si salvaguardare la vita dell'animale, ma anche quello di prendere decisioni, per cosi dire, dissacranti, come sterminate un allevamento, per ovvi motivi.
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30/12/2010, 12:12
Latika mi fa piacere che tu abbia apprezzato la riflessione, in realtà per noi non intendevo solo noi futuri veterinari il discorso era più generale, motivo per cui ho postato in chiacchiere in libertà anziché in professione veterinaria.
Quello che volevo trasmettere è la volontà che certe cose possano essere cambiate, la volontà di una presa di coscienza che io in prima persona sento spesso mancare.
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30/12/2010, 12:16
point io non ho capito se hai un obiettivo oppure è una semplice osservazione... Wink
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30/12/2010, 12:23
Il titolo è "Riflessione da penultimo dell'anno" non "piano strategico sovversivo".Comunque credo che dovresti leggere la risposta a Latika forse troveresti la tua risposta anche se mi farebbe piacere capire cosa intendi per obiettivo.Smile
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30/12/2010, 13:04
Mi piace la tua riflessione, quanto meno pechè ti sei posto degli interrogativi che spesso molte persone non si pongono: per superficialità, perchè presi solo dalle proprie cose o semplicemente perchè sapere di avere una coscienza significa anche doverci fare i conti. Se invece quella coscienza si fa finta d nn averla, tutto ha peso, tutto non ha peso.
Ad es. io sono del secondo anno e quest'anno ci hanno messo nel piano di studi una materia nuova Bioetica. Durante le lezioni di questa nuova materia, ma nuova solo per veterinaria, perchè in altre facoltà era già stata introdotta da anni, si leggevano degli articoli relativi alla legislazione vigente contro il maltrattamento degli animali, sulla macellazione oppure articoli sulla caccia, sulle sperimentazioni animali.
Alcuni hanno ritenuto questa materia semplicemente qualcosa che andava ad appensatire il programma di un esame giù sostanzioso come fisiologia2, ma personalmente ritengo che quanto meno per pochi minuti, alcuni di noi, forse ancora troppo pochi, si sono soffermati a pensare alle soluzioni dei problemi che possiamo incontrare domani come futuri veterinari, ma che abbiano il dovere di chiederci anche oggi, come cittadini di quella parte del mondo che si definisce civile e poi..e poi non usa il pensiero per prendersi della responsabilità e per agire con reale responsabillità!
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30/12/2010, 13:20
Il vivere sterile è qualcosa di tutti i giorni, ainoi. Il vivere senza coscienza è il modo più facile di vivere. La sensibilità e la percezione del giusto sono doti ormai rare. Point è giusto farsi determinate domande ma, mi chiedo, sapendo di far parte del mondo dei "con coscienza", che significa, oggi, hic et nunc, per te, avere una coscienza ? Decidere di non schiacciare un millepiedi quando striscia vicino alle nostre scarpe o di non vaporizzare un insetticida su di una "povera" zanzara? Anche quella è coscienza. E se di quello si parla, come credo tu stia facendo, io non ce l'ho.
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30/12/2010, 13:24
Lafreula mi fa piacere notare che hai colto una parte importante del messaggio e che ne sia nata una discussione speriamo che continui così.

Per Latika non è assolutamente quello che intendo , sono un mangiatore di carne se fosse quello il senso tutto il discorso precedente sarebbe inutile.


Ultima modifica di pointofview il 30/12/2010, 13:28 - modificato 1 volta.
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30/12/2010, 13:28
Leggendo meglio il tuo post, credo di aver compreso cosa intendi dire. Essere coscienti di vivere in un mondo che va in rovina. Non credo siano in molti ad esserlo. Ho smesso di credere che con atti sovversivi e con le idee si può cambiare il mondo. Non siamo noi a poterlo fare, nonostante la nostra velleitaria democrazia ce lo fa credere.Il potere non è del popolo.

E' proprio una bella discussione Smile
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30/12/2010, 13:29
Perfetto avevo fatto edit al messaggio precedente perché avevamo postato insieme, comunque si ci siamo Smile, per quanto mi riguarda io ci credo ancora...
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30/12/2010, 13:36
Forse presto smetterai di crederci come è capitato a me, o continuerai a farlo ma un giorno sarai deluso. O semplicemnete sono io a sbagliarmi.
Non esistono e non credo esisteranno mai i Darwin, Keplero e Bruno del nuovo millennio.
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30/12/2010, 14:06
Non credo di aver potenzialità minimamente accostabili a loro Very Happy però sono convinto che con la discussione comune e la volontà comune qualcosa di buono possa uscirne.
Non credo che la rassegnazione sia cosa buona e rimedio al quieto vivere a 22 anni e penso che non lo crederò neanche in letto di morte, non sono un rivoluzionario ma mi piace credere e cercare di agire nel mio piccolo affinché le cose cambino.
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30/12/2010, 15:40
Latika non sono convinto che non ci siano personaggi importanti come quelli da te citati nel nuovo millennio, anzi ce ne sono davvero molti, non tutti ottimi purtroppo....
siamo nell'era "New Age" grazie a Dio molte persone si stanno risvegliando, grazie ad Internet siamo anche nell'era della conoscenza che è l'unico modo per liberarsi da qualcosa che ti può tenere in catene solo grazie all'ignoranza....

Dobbiamo tornare ad agire non solo grazie a processi mentali, ma ad aprirci anche alle sensazioni ed emozioni...
Ogni Epoca porta dei benefici, con l'Illuminismo abbiamo avuto dei pro e dei contro per esempio Wink
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31/12/2010, 00:44
Mi inserisco tardi nella discussione, ma credo che di "grane" come questa ne avremo per tanto tempo, e simili riflessioni risulteranno attuali ancora per molti, troppi, lunghi anni.
Credo che la coscienza di ognuno abbia inevitabilmente come presupposto la conoscenza, e la razionale capacità di ciascuno di intendere una data situazione: se sono in grado di valutare i nessi e connessi di una data azione posso in qualche modo prevedere gli esiti positivi e negativi che da quella suddetta scelta ricadranno sulla realtà: da qui i dilemmi più disparati intralciano la consapevolezza di ciò che è giusto, a patto che la conoscenza raggiunta sia completa, e che la considerazione non solo razionale, ma umanamente tangibile, mi porti a valutare la posizione più corretta, non necessariamente l'unica giusta. Nel mezzo, mi resta ancora da prevedere la volontà di ricerca di tale consapevolezza e, allo stesso modo di accettazione della coscienza stessa, pur ancora prima che io raggiunga una minima conclusione; si aggiungano ancora l'inderogabile capacità di saper gestire il tutto, la praticità di farlo, e la concentrazione sufficiente per arrivarci (alla fine). Parrebbe allora un'impresa colossale giungere a ciò che in qualsiasi questione di vita, personale o professionale che sia, possa rappresentare una scelta di posizione, peraltro corretta, perché tutto sembra ostacolare il susseguirsi logico di eventi concatenati da cause razionali e mossi da comprensibili ragioni lungi dall'essere agevolmente rintracciate: ciò che fa la differenza nell'espressione del proprio punto di vista è il coinvolgimento nell'affare: quanto più ci inalberiamo superficialmente di fronte a questioni che supponiamo conoscere e che eludiamo per sentito dire, tanto più saremo privi della conoscenza necessaria per fronteggiare quel caso, e tanto meno appesantiremo la nostra coscienza del fardello di aver sostenuto una causa sbagliata poiché avrà prevalso l'ignoranza ; quanto più ci lasceremo travolgere dalla corsa inevitabile alla scadenza del prossimo esame, tanto meno saremo disposti ad approfondire e a ragionare su ciò che di quell'esame maggiormente ci preme oltre quel misero voto sul libretto, sia esso 18 o 30, che non dimostrerà alcunché di ciò che in verità ci è rimasto nel senso concreto del termine. non dovrei dilungarmi tanto, ma la riflessione che vorrei condividere riguarda l'indignazione, verso me stessa in primis, che sento nell'accorgermi di quanto, spesso, si crei un velo opaco a distanziarci dalla vita reale, fino a quando quella non ci travolge, cogliendoci ovviamente impreparati...ma certo, continuiamo a leggere distrattamente notizie per la curiosità di sapere e poi ignorare le stesse per la pigrizia o la vigliaccheria di comprenderle; tanto meglio non essere capaci di farlo, e pure in quel caso sarebbe necessario un grave handicap per giustificare il tutto..questo ovviamente non è un rimprovero per te Point, che hai sorvolato sulla notizia perché da te, fondamentalmente, è sorta l'indignazione, ma è un'invito che rivolgo a tutti e a me stessa, come ormai ultimo giorno dell'anno, di rinnovare l'interesse per ciò che facciamo non circoscrivendomi ad alcun ambito, ma rendendoci tutti protagonisti coscienziosi delle nostre vite, ciascuno a suo modo.
spero di non aver parlato troppo e inutilmente ed è proprio il caso di dire Buon capodanno a tutti
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31/12/2010, 14:09
Io non credo all'arrovellamento scellerato dell'iniziativa, credo che l'esperienza insegni molto più di quanto la teoria cerchi di incanalare in corsie preferenziali.
Certo sarei ipocrita se dicessi che mi batto per tutte le cause che nella mia testa appaiono degne di rivolta!La pigrizia,l'egoismo e la superficialità nel 90% dei casi mi appannano la vista, anche perché è importante saper gestire quella che è la propria pace nel personalissimo egoismo che vive e deve vivere in ognuno di noi.
Ma sollevare una questione morale aiuta a conquistare quel 10% di cause e quella stessa percentuale se addizionata alle micropopolazioni che tendenzialmente compongono una comunità, finirà per coadiuvare l'intera popolazione in uno stato di benefit maggiore.
Io in quest'ultimo dell'anno finisco per tenermi stretto i miei buoni propositi ed auguro un nuovo anno ricco di percentuali positive a tutti Very Happy:D:D
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1/1/2011, 16:05
Non sostengo, se non in parte, l'arrovellamento scellerato dell'iniziativa, ma ritengo che la logica e la razionale coordinazione nelle reazioni e nelle scelte debba essere sempre perseguita, senza nulla togliere che l'esperienza, con le conoscenze che fornisce, addiziona un bagaglio di sapere acquisito, che giustifica la migliore risoluzione delle questioni sulla base del "se vedo posso capire e apprendere tanto meglio di quanto potrei fare immaginandomi qualcosa di supposto appreso". Con ciò spero di poter apprendere dalla pratica, ma allo stesso modo vorrei sapere immaginarmi ciò che studio per poterlo riconoscere in ciò che vedo..e vorrei sapere di racchiudere in quel 10 %di cause che hanno raggiunto il mio interesse quelle che più potrebbero avere un impatto positivo su di me sulla società in cui vivo..
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3/1/2011, 14:49
ho letto la riflessione di point e mi ha colpito parecchio....
mi ha colpito perchè sono felice e speranzoso constatando che c'è ancora gente che non dà tutto per scontato e sa farsi delle domande....

ho appena letto questo articolo:
http://www.geapress.org/randagismo/soppresso-li-per-li-sulla-strada-dal-veterinario-asl-pericolosissimo-smarrirsi-a-fasano-br/10214

onestamente non mi va di commentare perchè non serve a nulla....
non vi auguro di lasciare un gesto tangibile alle future generazione ma vi auguro di compiere tutte le vostre azioni con la luce negli occhi......
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3/1/2011, 23:49
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6/1/2011, 17:37
Dio nn è morto....non è mai esistito....
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6/1/2011, 20:41
Il Dio della canzone non è mai esistito Smile
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6/1/2011, 21:25
si infatti..leggi meglio
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